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Trama: Nancy ha saputo affrontare la tragica fine del suo primo matrimonio e soprattutto superare il trauma della macabra morte dei due figlioletti, con il suo terribile strascico: i sospetti, l'ostilità della stampa e dell'opinione pubblica. Ora, dopo aver cambiato nome e perfino aspetto, vive serena a Cape Cod, con il nuovo marito e i due bambini avuti da lui. Ma una mattina, quando si affaccia in giardino per cercare i suoi piccoli e trova solo un guantino rosso, capisce con orrore che l'incubo sta ricominciando...
Commento: Con una trama sicuramente interessante questo libro mi è piaciuto, nella parte finale percepivo la tensione che voleva trasmettere ma non lo ho trovato bellissimo o degno di una seconda lettura. Il personaggio principale, Nancy, viene presentato come forte e capace di resistere a molte tragedie, in effetti forte lo è, anche se ciò viene fatto intendere dai dialoghi e dai ricordi degli altri personaggi durante le ricerche e non da azioni di lei compiute durante la narrazione. All'opposto, il cattivo, un uomo repellente ma ingegnoso, viene presentato per quello che è dall'inizio anche se si capisce che usa un nome falso (ma quello vero a metà libro è facilmente intuibile); il personaggio è interessante solo per il legame che ha con la protagonista, sennò diventa solo fastidioso. La vera pecca di questo romanzo è stata la coralità: l'autrice ha voluto narrare la storia e introdurre dettagli importanti grazie ai ricordi e ai dialoghi di personaggi secondari o creati per l'occasione, ma secondo me ha fallito il tentativo; ne è venuta fuori una cosa fastidiosa e sgradevole, soprattutto perché l'unico personaggio complesso e interessante è Nancy, la protagonista... Lo consiglio? Sì, ma solo se non si può leggere di meglio.
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