I promessi morsi - Storia gotica milanese del secolo XVII

Anonimo Lombardo

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    I Promessi Morsi è un romanzo gotico e d'avventura, scritto da Anonimo Lombardo (non ho trovato sul libro il nome dell'autore o del traduttore); l'ho trovato molto interessante perché è una lettura in chiave gotica del classico scritto da Manzoni, riuscendo a diventare un vero romanzo e distaccandosi dalla parodia che poteva essere.

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    Cit: Vlad Tepes! Chi era costui?

    Incipit:
    IL 7 NOVEMBRE 1628, verso sera, su un pendio di quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, mentre le vette scoscese gettano un’ombra cupa su borghi e campagne e una nebbia spettrale pare inghiottire boschi e vallate, una ragazza tenta invano di sfuggire all’agguato di un essere dagli occhi rossi come tizzoni ardenti. Una poiana, o forse un enorme pipistrello, si leva in volo, e un vecchio curato, tornando dalla passeggiata serale, si imbatte in due individui minacciosi, che gli ordinano di non celebrare il matrimonio di Renzo e Lucia previsto per l’indomani.

    Commento:
    Tutti sanno che Manzoni ha scelto di basare il proprio romanzo sulla verosimiglianza e sulla potenza della Fede, ma come sarebbe I promessi Sposi se avesse scelto di utilizzare la mitologia classica? Ecco, se avesse scelto di utilizzare la mitologia gotica il risultato sarebbe probabilmente stato simile a questo libro.
    In 300 pagine, la scrittura moderna si divide tra il passato remoto e il presente narrativo in modo calmo e composto, senza mai appesantire e invece aiutando il lettore ad entrare anch'egli nei luoghi in cui la scena è ambientata. Iniziato a leggerlo con l'idea di avere tra le mani una parodia dell'opera manzoniana, esso invece è un'interpretazione che vede l'apice proprio nell'epilogo dove un clamoroso colpo di scena finale fa riflettere sulla vera natura di quanto visto finora.
    Secondo me questa interpretazione dei I promessi Sposi ha totalmente perso il suo lato di formazione e invece ha abbracciato un genere avventuroso che racconta la storia di due amanti sfortunati che devono sopravvivere in un mondo infestato da Wampyrs, da nobili prepotenti, da licantropi, dalle streghe e dai negromanti. Qui la Fede è necessaria ma non indispensabile: ciò che conta in questa triste realtà è la forza d'animo, la volontà di combattere e di non sottomettersi a chi ci vuole male.

    Consiglio a tutti questo libro da leggere senza aspettative o pregiudizi perché è avvincente, mai stancante, spiega la propria mitologia e chiunque abbia letto o studiato i I promessi Sposi non può che apprezzare questa divertente rivisitazione del capolavoro italiano.
     
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