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Black Christmas (Un Natale rosso sangue) (Black Christmas) è un film del 1974 diretto da Bob Clark ed è famoso per essere considerato come uno dei precursori del sottogenere horror Slasher.
Trama: In una pensione per studentesse, alla vigilia delle vacanze natalizie una ragazza ospitata nella casa viene uccisa da un misterioso individuo dopo che tutte le ragazze della casa vengono ripetutamente minacciate attraverso inquietanti telefonate da numeri sconosciuti. Così, man mano che le ragazze partono per tornare nelle famiglie, Jessica inizia a vivere un incubo cercando di aiutare la ricerca della ragazza scomparsa mentre un serial killer inizia a collezionare cadaveri indisturbato nella soffitta della pensione.
Cast principale: Olivia Hussey: Jessica Bradford John Saxon: tenente Kenneth Fuller Keir Dullea: Peter Smythe Margot Kidder: Barbie Coard Marian Waldman: Mrs. Mac Andrea Martin: Phyllis Carlson James Edmond: Mr. Harrison Doug McGrath: sergente Nash Art Hindle: Chris Hayden Lynne Griffin: Clare Harrison
Informazioni generali: Diretto da Bob Clark Prodotto da Bob Clark Scritto da A. Roy Moore Musiche: Carl Zittrer Edito da: Stan Cole Compagnia di produzione: Film Funding Limited of Canada; Ambassador Films Durata: 98 minutes
Commentini veloci appuntati durante la visione: -bella la sequenza della foto con la vecchia che mostra il dito medio; -molto inquietante, si basa sull'ansia; -bellissime le tende! ** -il finale è inquietantissimo... la sequenza finale delle stanze vuote e la ninna nanna...
Commento: Questo film l'ho visto quasi un mese fa e comunque ancora adesso ho impresse nella mia mente le emozioni che provai guardando questa storia inquietante: angoscia, ansia, mai vero terrore ma invece quel velo che ti si posa quando inizi a pensare che potrebbe accadere qualcosa di angosciante da un momento all'altra ma non accade mai, quando inizi ad associare elementi ricorrenti presenti nel film a pericoli e morti. Un film sicuramente da guardare sia per le luci natalizie e i canti di Natale ma anche per queste ragazze che cercano di scappare da un mostro che le odia per la libertà sessuale e ideologica che cercano. Il grande punto forte del film è sicuramente l'atmosfera: infatti, la maggior parte della parte horror del film non mostra uccisioni o sbudellamenti o clamorosi jumpscare ma invece la quotidianità delle ragazze spiata dall'esterno di una finestra o da una fessura di un muro e come l'assassino tratta i cadaveri che accumula, usandoli quasi fossero decorazioni. Non viene mostrata violenza, infatti, ma comunque in tutta la pellicola è presente una forte tensione perché capiamo che l'assassino è nella casa con le ragazze e potrebbe ucciderle quando gli pare e ciò è terrificante. Inoltre, alcune sequenze come quella della bambola-cadavere sono veramente sinistre. Inoltre, per tutto il film siamo spinti in una direzione attraverso numerosi flashback e le indagini, direzione che ci fornisce alla fine del film la mazzata finale con un colpo di scena veramente angosciante. I personaggi sono tutti caratterizzati, ho adorato la governante con il suo vizio del vino e la sua colpa sociale di lasciare le sue protette allo sbando e ho odiato i poliziotti stereotipicamente stupidi. Le ragazze cercano di seguire i loro sogni e il loro carattere, non vergognandosi di quello che la gente potrebbe pensare e degli ostacoli della vita: il corpo è loro e ne fanno ciò che vogliono! E poi il gattino è dolcissimo! **
Di sicuro è un film da guardare anche perché tratta un tema importante come l'aborto, rendendolo secondo me il protagonista della vicenda: è giusto che una ragazza, facile secondo la mentalità maschilista, dopo che si è fatta mettere incinta non ascolti il futuro padre e decida di abortire? Uccidere un feto è come uccidere una persona senziente come te e me? Il film non ci fornisce risposte ma solo punti di vista, spingendo lo spettatore a riflettere.
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0 replies since 20/1/2019, 15:49 38 views
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