Cuore Nero

Dean Koontz

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    Cuore Nero è un libro pubblicato da Dean Koontz nel 1997, si tratta di un romanzo thriller a tinte soprannaturali di cui non consiglio la lettura.

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    Trama:
    Un romanzo in cui l'inquietante presenza del Male determina una suspence incalzante. Dopo un tranquillo weekend al lago, Hatch Harrison e la moglie Lindsey rimangono vittime di un terribile incidente stradale. Mentre la donna si salva, il marito muore durante il trasporto in ospedale, ma, miracolosamente ritorna in vita. La sua permanenza nell'aldilà però lo ha marchiato con un'agghiacciante maledizione.

    Commento:
    Questo libro non lo consiglio per due semplici motivi: la narrazione non è bella, è continuamente spezzettata da numerosi capitoli e sottocapitoletti e paragrafi di varia misura che la interrompono; il finale in stile fantasy-religioso manda in vacca quello che si poteva salvare.
    In pratica, il libro si divide in terza persona a narrare la vita di due uomini di diverse peculiarità: un giovane uomo da poco rianimato dopo un mortale incidente automobilistico e la poco interessante attività di un misterioso giovanissimo assassino seriale che professa di essere un Demone dell'Inferno. Se la narrazione del primo uomo è molto interessante perché è contornato da personaggi interessanti (lui mi ha detto poco), il secondo è una palla al piede, con discorsi mentali che molte volte si ripetono mille volte.
    Il libro è diviso in tre parti:
    -l'incidente automobilistico e la conseguente rianimazione di Hatch (il protagonista);
    -lo svolgimento della trama;
    -lo scontro finale tra il serial killer e Hatch.
    La prima parte è troppo lenta e descrive cose inutili, spezza il proseguimento degli eventi e sembra non finire mai. Avrei sfoltito il tutto di molte pagine.
    La seconda parte ha il punto di vista della bambina Regina che è sicuramente molto interessante per le riflessioni che fa, c'è molta ironia e il tutto è molto scorrevole. Poi alcuni flashback sul serial killer sono anche interessanti (la sua prima uccisione è il capitolo migliore dell'intero romanzo). Ma poi il presente, la narrazione principale è troppo lunga, troppe descrizioni e troppi cambi di prospettiva.
    L'ultima parte è un fallimento totale, l'autore scelse la via delle descrizioni distruggendo totalmente il ritmo: volevo sapere che cosa stesse accadendo, non leggere descrizioni del posto o di cosa pensasse l'assassino!
    Insomma, un libro abbastanza deludente; il personaggio del rianimatore totalmente inutile, come il 60% delle pagine di Cuore Nero.
    Bocciato.
     
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