La bella guida

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    "Avevo sempre desiderato che una bella ragazza si interessasse a me. E ora lei era lì, vicino a me.
    Ovviamente, non ci potevo credere: una bella ragazza tipicamente mediterranea dal dolce sorriso e molto allegra, che a quanto pareva mi aveva salvato dall’annegamento nel lago. Troppo bella… Pareva una dea!
    Lentamente, ci alzammo dalla panchina e iniziammo a camminare per la foresta. Tutto era bello, ma per poco non inciampai su una zampa di un golden retriever, sdraiato davanti a noi… A quel punto mi accorsi che l’area era letteralmente invasa da cani di ogni razza e tipo e dimensione… Ma visto che a lei non davano fastidio lasciai perdere.
    Più camminavamo, più la foresta diventava densa e fitta. I pini diventavano alti e contorti, con le radici che sbucavano dal terreno… I fiori cambiavano in roveti… La bella brezza lacustre era sostituita da un’impenetrabile nebbia…
    E la bella ragazza, sempre più bella, mi guidava senza difficoltà, mentre la paura prendeva il sopravvento, a malapena sopraffatta dal fascino della mia guida. Forse, la cosa più spaventosa erano i lupi che ululavano, ringhiavano, mi guardavano e si strusciavano sulle mani della giovane. E lei guardava e rideva…
    E dopo, anche gli alberi scomparvero, sostituiti dalla dura roccia e dalla lava e dal fumo. Perfino i lupi, come i cani prima di loro, erano scomparsi…
    E infine arrivammo presso un fiume rosso come il sangue, ma freddo come la morte. Davanti a un giovane incappucciato, pronto a salpare a bordo di una nave carica di gente di ogni età.
    Allora, la ragazza sorrise al tipo e si accinse ad andarsene, lasciandomi da solo in quell’Inferno. Cercai di fermarla, ma mi sorrise e sussurrò:
    «Su dai, devo andare! Ti ho guidato fino a qui, ho fatto il mio dovere!»
    Quale dovere?, pensavo.
    E allora, quasi leggendo nella mia mente, aggiunse:
    «Sei annegato e ti ho portato agli Inferi, no?»
    E svanì lasciandomi nelle mani del traghettatore."

    Questo racconto parla di un ragazzo che si risveglia vicino a un lago al fianco di una splendida ragazza. Solo alla fine, dopo che lei lo ha guidato negli Inferi, egli capisce che lei è la dea Ecate e che ella ha raccolta la sua anima per portarla nell'Ade.
    L'idea mi era venuta con l'intenzione di scrivere una creepypasta, anche se non ci sono riuscito...
    Ho ricevuto pareri discordanti, ma a me piace. E a te?
    Se vuoi approfondire Ecate, ecco qui un sito che potrebbe interessarti^^
     
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    Quello che mi è piaciuto di questo racconto è il mutamento graduale delle cose circostanti il protagonista e dell'ambiente in generale fino a giungere al luogo tenebroso che sembra essere la strada per l'oltretomba.
    In un certo senso mi ha sorpreso perche mi immaginavo una lincantropa femmina xD
    Se non ci fosse stato il tuo commento peró non avrei capito chi era la ragazza, penso che per scrivere una creepypasta le i formazioni devono essere decifrabili da chiunque.
    Anch'io un tempo provai a scriverle ma è davvero tanto complesso, anche perchè mi resi conto che anche non volendolo prendevo spunto da altre creepypaste o racconti xD
    Comunque è un buon racconto su cui potrai lavorarci su e tirar fuori qualcosa di bello, perchè tutto sommatoè scritto bene anche come descrizioni.
     
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    grazie^^
     
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2 replies since 19/9/2016, 19:43   23 views
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