L'infinito

Chi se la ricorda? :D

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    Poesia:
    "Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
    e questa siepe, che da tanta parte
    dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
    Ma sedendo e mirando, interminati
    spazi di là da quella, e sovrumani
    silenzi, e profondissima quïete
    io nel pensier mi fingo, ove per poco
    il cor non si spaura. E come il vento
    odo stormir tra queste piante, io quello
    infinito silenzio a questa voce
    vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
    e le morte stagioni, e la presente
    e viva, e il suon di lei. Così tra questa
    immensità s'annega il pensier mio:
    e il naufragar m'è dolce in questo mare."

    Parafrasi:
    "Questo colle solitario mi è sempre stato caro,
    e anche questa siepe, che impedisce al mio sguardo
    una gran fetta dell’orizzonte più lontano
    Ma mentre siedo e fisso lo sguardo sulla siepe,
    io immagino gli sterminati spazi al di là di quella,
    i silenzi che vanno al di là dell’umana comprensione
    e la pace profondissima, tanto che per poco
    il mio cuore non trema di fronte al nulla. Quando sento
    le fronde delle piante stormire al vento, così paragono
    la voce del vento con quel silenzio infinito:
    e istintivamente mi giunge in mente il pensiero dell’eternità,
    le ere storiche già trascorse e dimenticate e quella attuale
    e ancor viva, col suo suono. Così il mio ragionamento
    si annega in quest’immensità spazio-temporale,
    e per me è un naufragare dolcissimo."
     
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