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Daniele Artioli+1
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Sono d'accordo su quello che hai scritto sugli antagonisti: voci senza volto, effettivamente, e i un libro così lungo è un peccato che non si sia riusciti ad approfondire meglio anche loro. Però mi ha esaltato scoprire che le famiglie nobili di cui parla sono esistite davvero, così come l'arcivescovo e il costruttore della cattedrale! Anche il fatto che sia il ragazzo, alla fine, a risolvere per primo il mistero non ha davvero molto senso: con tutto quello che sa sulla storia della città, Jaspar avrebbe dovuto arrivarci immediatamente!
Però quello che ho davvero amato sono state le digressioni storiche. A me la storia è sempre piaciuta moltissimo, per cui ho adorato i momenti in cui ha parlato della crociata, del rapporto tra papato e impero e tra l'imperatore e la città di Colonia. Soprattutto di quest'ultimo argomento non sapevo nulla, per cui è stato davvero molto interessante. Probabilmente non ha avuto molto senso, all'interno del racconto, che i protagonisti si fermassero così a lungo per parlare di cose che, in quel momento, non li toccavano direttamente, però è stato comunque bello da leggere.
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Il diavolo nella cattedrale |
