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Venere in pelliccia è un film del 2013 diretto da Roman Polański e interpretato da Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric. Il film è ispirato all'omonimo testo teatrale di David Ives, co-sceneggiatore della pellicola, a sua volta basato sul celebre romanzo erotico Venere in pelliccia dello scrittore austriaco Leopold von Sacher-Masoch.
Trama: In un teatro parigino, dopo una giornata passata a fare audizioni per trovare l'attrice che possa interpretare il lavoro che si prepara a mettere in scena, Thomas si lamenta al telefono del basso livello delle candidate... Ma a un certo punto appare Vanda, un vero e proprio vortice di energia, sfrenata e sfrontata; Vanda incarna tutto quello che Thomas detesta: è volgare e stupida e non si fermerà davanti a niente pur di ottenere la parte. Praticamente costretto, Thomas decide di lasciarla provare e con stupore vede Vanda trasformarsi; l'audizione si prolunga e diventa più intensa e l'attrazione di Thomas si trasforma in ossessione.
Cast principale: Mathieu Amalric: Thomas Emmanuelle Seigner: Vanda
Informazioni generali: Titolo originale: La Vénus à la fourrure Lingua originale: francese Genere: drammatico, erotico Durata: 96 min Regia: Roman Polański Soggetto: David Ives Sceneggiatura: David Ives, Roman Polański Produttore: Robert Benmussa, Alain Sarde Fotografia: Paweł Edelman Montaggio: Hervé de Luze, Margot Meynier Musiche: Alexandre Desplat
Temi: -Sadomasochismo -Sessualità -Metateatro
Commento: Venere in pelliccia è un film molto intenso, interamente basato sulle interazioni di due soli personaggi, i due protagonisti. L'intera vicenda si basa sulla rappresentazione teatrale e il metateatro: infatti, i due si conoscono essendo uno un regista e l'altra un'aspirante per il ruolo da protagonista dell'opera in produzione; L'ambiente mostrato è un teatro, soprattutto il palco, non vediamo mai altro. I due da perfetti sconosciuti freddi e alteri man mano che iniziano a lavorare sulle loro parti teatrali iniziano ad aprirsi e finalmente iniziamo veramente a capire chi ha in pugno la situazione. Insomma, il teatro è il vero protagonista del film! I personaggi sono molto belli, anche se ho preferito maggiormente quello della protagonista: l'attrice è bravissima e la sua doppiatrice riesce a modulare la voce in un modo straordinario; ciò che mi piace è che il suo personaggio durante l'intera durata del film inizia a togliersi la maschera di stupida fino ad irretire il regista nella parte e umiliarlo con la danza finale, completamente nuda lei e legato con intimo femminile a una colonna lui. La fine del film è veramente straniante, sono rimasto a guardare lo schermo dopo i titoli di coda per parecchi secondi. Secondo me la forza del film sono i dialoghi, veramente intriganti.
Insomma, un bellissimo film da guardare!
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