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Peter e Wendy o Peter Pan, il bambino che non voleva crescere è l'opera più celebre di J. M. Barrie, uscita in forma di pièce teatrale nel 1904 e poi di romanzo nel 1911. Ho letto la traduzione a cura di Pina Ballario, per la collana dei classici per ragazzi della Mondadori.
Sinossi: A Londra è notte. I signori Darling sono a una festa e i tre figli, Wendy, Gianni e il piccolo Michele, dormono nella loro stanza, quando nel buio si sente un rumore: è Peter Pan. Quale migliore occasione per volare insieme a lui verso L'Isolachenoncè? Bastano un pizzico di polvere di fata e un pensiero felice da tenersi stretto in volo per solcare i cieli e arrivare in un luogo abitato da pellerossa, sirene, pirati dalla mano uncinata e fate gelose, nel quale incanti e pericoli sono grandi, meravigliosi e veri come solo nelle avventure dei bambini possono essere.
Commento: Leggere questo libro è stato molto interessante, anche se dai temi trattati mi sarei aspettato fosse stato scritto qualche decennio prima: il razzismo verso i pellerossa è importante, quasi come se fosse letteratura coloniale. Comunque, si tratta di un bel racconto di formazione, dove i bambini leggendolo imparano cosa fare e come comportarsi. In certi punti è stato parecchio inquietante per il comportamento di Peter. Essendo egli un piccolo bambino non ha la capacità di giudizio adatta a scindere sempre il bene dal male, da capire che certe azioni non vanno bene; e ciò si vede spesso nei giochi che fanno e nei comportamenti che adotta, sembrando quasi uno psicopatico. Inoltre, forza Wendy a diventare la madre dei Bimbi Smarriti, privandola così della sua ultima parte d'infanzia.
Un romanzo fantasioso narrato come una piece teatrale, da cui è tratto. Una bella lettura per riflettere su una narrazione leggera e accattivante.
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0 replies since 26/9/2022, 20:18 17 views
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