Susan Sarandon in Touch-a, Touch-a, Touch-a Touch Me

The Rocky Horror Picture Show

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    Susan Sarandon è una delle attrici più apprezzate della sua generazione, capace di interpretare donne caratterizzate da una carica erotica molto forte e allo stesso tempo ingenue e dolci. Celebre per film come Thelma e Louise e Dead Man Walking, apprezzata in ruoli da commedie e film fantasy quali Le streghe di Eastwick e la sua comparsa Friends, non tanti sanno che questa attrice è esplosa con The Rocky Horror Picture Show; e che è fiera della sua partecipazione alla pellicola di culto.


    susan_sarandon



    Per questo esame, ho deciso di portare all'attenzione la sua Janet Weiss di The Rocky Horror Picture Show. Il personaggio è la coprotagonista - o vera protagonista? - della pellicola ed è il personaggio che subisce l'arco di evoluzione maggiore, simboleggiato visivamente dai costumi che indossa. Per problemi legati alla qualità dei video, ho preferito lasciare i link copiabili su Google, ma che comunque sono funzionanti.



    https://youtu.be/zZM3_oPkv7g
    https://youtu.be/pRTCbfOUTYU

    Piccola contestualizzazione: come vi si è avvicinata alla recitazione? E alla produzione del film?
    Susan Sarandon, nata Susan Abigail Tomalin, deve il suo nome d’arte al suo primo marito Chris Sarandon. E pure il suo approccio alla recitazione, che lei da sempre definisce fortuito.
    Infatti, Susan Sarandon era solita accompagnare il marito ai provini e un giorno avevano bisogno di un’attrice per la parte femminile, al provino. Susan, allora, si offrì di leggere lei le battute e la sua interpretazione colpirono i produttori che la mandarono sul set di un film piccolo piccolo: Joe. Doveva interpretare una ragazza dolce e ingenua, la prima di tutte le ragazze dolci e ingenue che avrebbe interpretato negli anni successivi, per ripagare i debiti universitari.
    Però, c’è un dettaglio interessante: tutte queste ragazze dolci e ingenue sarebbero state la formazione su cui avrebbe elaborato il personaggio e il carattere di Janet Weiss, di The Rocky Horror Picture Show.
    Susan Sarandon, amica di Jamie Donnelly attrice nel cast principale dell’ormai film cult Grease e del musical teatrale The Rocky Horror Picture Show, era andata a vederla a teatro. Rimase folgorata dall’entrata in scena del dottor Frank -N- Furter, interpretato da Tim Curry; ancora oggi Susan la definisce una delle entrate più brillanti nella storia del teatro. E così, Susan venne introdotta ai colleghi degli amici, fraternizzando e facendo amicizia; anche perché lei aveva adorato lo spettacolo.
    Tempo dopo, Susan venne a sapere della produzione della versione cinematografica del film in uno studio vicino – più o meno, circa a un’ora di distanza – a Londra. Lei andò là per salutare Tim Curry, con cui era rimasta in buoni rapporti, ma rimase là perché tra una chiacchiera e l’altra aveva superato il provino per diventare Janes Weiss!

    Com’è stato per Susan Sarandon interpretare Janet Weiss? E qual è il lavoro che c’è dietro, cosa significa quel personaggio per Susan Sarandon?

    Janet Weiss è la summa di tutte le ragazze ingenue che l’attrice – il suo esordio risaliva al 1970 e il film è del 1975 – aveva interpretato fino a quel momento.
    Susan Sarandon la definisce una ragazza dolce e ingenua in superficie e una «bitch» nell’indole. Una ragazza molto intelligente che preferisce seguire il proprio fidanzato, senza comunicare le proprie idee, come la società del tempo voleva. La tipica giovane casa e Chiesa dai buoni valori cristiani, che a inizio film si fidanza. Nonostante il suo fidanzato sia uno stupido, «a jerk».
    Leggendo lo script, Susan sentì che aveva una rabbia interiore che viene fuori come sentimento di rivalsa ed esplorazione nella scena che stiamo per analizzare: Touch-a, Touch-a, Touch-a Touch Me.
    Susan Sarandon, attrice di film piccolissimi ma all’epoca l’attrice con più esperienze cinematografiche sul set, ha un ricordo molto bello di quel periodo. Aveva accettato il ruolo per Tim Curry, nonostante gli evidenti problemi con il budget di un solo milione di dollari.
    Il problema maggiore di Susan Sarandon fu la parte cantata, in un musical.
    Sembra strano leggerla, questa curiosità, ma la giovane donna disinibita che usa la propria voce come uno strumento di seduzione è stata una prova durissima per l’attrice perché lei aveva una letterale fobia di cantare in pubblico! Al momento dell’audizione, lei un po’ si era tirata indietro al pensiero di dover cantare di fronte al resto del cast – tutta gente di teatro musicale, tra l’altro – e quindi, quando l’avevano convinta ad accettare il ruolo sperava che a Londra l’avrebbero quantomeno drogata o datole alcool; e invece no, solo tante lezioni di canto.
    E così si ritrova a recitare in un musical, per l’epoca estremo per i valori di libertà sessuale e d’identità che proponeva.
    Un musical a cui le era stato fortemente sconsigliato di partecipare dalla sua agente e che sarebbe stato dimenticato nel momento stesso della sua non-distribuzione, se quelli della Fox non avessero pensato di proiettarlo nei cinema gay e nelle art houses; da lì, in pochi anni il film divenne un culto: Don’t dream it, be it!

    Ma cosa succede nella scena in questione? Perché è così potente?

    La scena di Touch-a, Touch-a, Touch-a Touch Me è una scena potente perché si trova al centro del percorso di crescita del personaggio. Ormai Janet Weiss ha perso la verginità ed è una donna vera e propria, ha tradito il suo fidanzato e ha appena scoperto di essere stata tradita a sua volta. Non ha più i valori cristiani a guidarla ma è solo puro istinto: vuole divertirsi, vuole vendicarsi e vuole godere.
    Touch-a, Touch-a, Touch-a Touch Me è un inno all’amore e alla disinibizione del desiderio. È anche una scena piuttosto progressista perché mostra negli anni ’70 una donna consapevole del proprio corpo e del proprio desiderio che seduce attivamente l’oggetto del proprio desiderio, senza venire giudicata negativamente per questo. O almeno, non subito; e non è un caso che lei sia una delle poche persone a sopravvivere fino all’alba successiva.
    Secondo me, qui Susan Sarandon utilizza due approcci diversi al personaggio: all’inizio è una ragazza inibita, gestisce il corpo come se dovesse vergognarsene, è rigida, non è capace di sostenere lo sguardo. Ma è quando prevale lo spirito materno verso il biondone, capace di oltrepassare la sua razionalità, che capisce cosa vuole veramente: da quando guarda in fuoricampo c’è un totale cambio di recitazione! Diventa molto più sciolta, carica di un erotismo che si sente, che grida attenzione. Lei si protende verso l’oggetto del desiderio, è attiva, usa le braccia per attirarlo a sé, usa il busto e le spalle per risaltare il seno e non smette mai di fissarlo.
    Janet Weiss fin da quando è dentro al castello indossa solo il reggiseno e la gonna bianchi. Ma solo ora vediamo che è seminuda, perché solo ora è in grado di caricarsi dell’erotismo necessario a una donna. E qui Susan Sarandon è stata bravissima, con tempi comici perfetti.

    susan_sarandon_janet_weiss_0

    Per concludere, a Susan Sarandon è piaciuto il film? Lo rifarebbe?
    Sì, le è piaciuto. Afferma però che spesso nelle interviste – data la sua carriera di attrice drammatica e premio Oscar – i giornalisti le pongono le domande in modo tale che debba rispondere mettendosi sulla difensiva, come se nella mente dei giornalisti lei debba vergognarsi della sua partecipazione a The Rocky Horror Picture Show. No, lei non si vergogna ma anzi ne è fiera.
    In più interviste ha sostenuto l’importanza del messaggio contenuto e indirizzato dai film cui partecipa, e questo è chiaramente un film positivo che per milioni di persone ha significato un mondo di tolleranza e accettazione. Ho controllato, Susan Sarandon è del partito Demoticratico; ha perfino criticato l’allora Presidente degli Stati Uniti Bush per la guerra in Iraq. Ma era scontato: The Rocky Horror Picture Show è una chiarissima critica ai valori dei perbenisti e benpensanti di destra.
    E per l’ultima domanda, sì, rifarebbe il film. Le piacciono le piccole produzioni per la libertà artistica e la follia che permettono. Tuttavia, per certi versi preferisce produzioni più grandi; e questi versi riguardano il suo metodo recitativo.
    Susan Sarandon ha sempre apertamente dichiarato di non aver sostenuto grandi studi recitativi, non ha studiato presso l’Actor’s Studio né ha recitato in teatro (forse, per la stessa fobia del cantare davanti a un pubblico). Invece sostiene di capire i personaggi che interpreta, di studiarli in modo tale che solo sul set lei riesca a immedesimarsi in loro; per lei la recitazione è come l’atto di amare, è spontanea e non può essere forzata. Al massimo se la produzione e i tempi glielo permettono ama rilassarsi per entrare in sintonia con il personaggio, per questo preferisce le produzioni a budget più alto.

    Conclusioni e fonti

    Bene, questo mio piccolo approfondimento si conclude qui. Se ti è piaciuto, ti consiglio di leggere l’articolo che scrissi molti mesi fa su The Rocky Horror Picture Show, che testimonia il mio profondo interesse per la pellicola. Buona giornata e guardati tutto il film, e non il remake!






    Edited by Tony! - 28/5/2023, 19:40
     
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0 replies since 26/5/2023, 10:52   49 views
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